Numero 3
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S'è fatta ora Antonio Pascale, Minimum Fax, collana Nichel, 126 pp., euro 9,50
Torna Vincenzo Postiglione, già alter ego di Pascale in altri suoi libri, e torna il suo sguardo obliquo in perenne tensione tra istinto e razionalità, attraverso il filtro di un’ironia delicata ed efficacissima. Cinque momenti chiave della vita del protagonista, in un romanzo di formazione tra i più azzeccati degli ultimi tempi. La giovinezza, gli anni della contestazione, il sesso e le donne, il lavoro, la politica, i figli e i genitori, tutto scorre di fronte agli occhi dell’Io narrante Vincenzo, che ci trascina nelle sue elucubrazioni apparentemente ingenue ma tanto umane e profonde, strappando la risata in più di un’occasione. I piani temporali dei cinque capitoli si intrecciano in continuazione senza affaticare la lettura, consentendo al lettore di seguire Vincenzo nella sua progressiva acquisizione di consapevolezza circa il mondo che lo circonda, pagina dopo pagina. Un libro che sembra dotato di quella “leggerezza” che Calvino elogiava nelle sue Lezioni Americane, ed è ovvio che il talento narrativo di Pascale non aspettava certo noi per essere scoperto, essendo già noto ai più. Consigliato a chi fa delle proprie idee politiche e ideologiche dei dogmi incrollabili, senza mai farsi catturare dal demone del dubbio, auguriamo a questi signori divertenti sorprese dalla lettura del libro. (F.zac)
Le guerre dell'acqua Vandana Shiva, Feltrinelli, collana Universale Economica. Saggi, 158 pp., euro 6,50
“Il mio passaggio dalla fisica all’ecologia è in parte dovuto alla scomparsa dei torrenti himalayani in cui giocavo da bambina”. È la dolorosa testimonianza di Vandana Shiva, fisica ed economista indiana, tra i massimi esperti internazionali di economia sociale. Ma commetterebbe un errore chi intendesse circoscrivere l’impatto degli interventi della Shiva entro i limiti angusti e un po’ naif della logica puramente ambientalista. Le guerre dell’acqua, infatti, è un saggio ampiamente e scientificamente documentato che traccia un percorso storico, geografico, economico, antropologico e culturale delle politiche connesse all’uso dell’acqua nel mondo. “Se le guerre del Ventesimo secolo sono state combattute per il petrolio, quelle del Ventunesimo avranno come oggetto del contendere l’acqua”. Così ammoniva nel 1995 Ismail Serageldin, vicepresidente della Banca mondiale. La crisi idrica compromette gravemente la sopravvivenza delle popolazioni in numerose regioni del pianeta dal Medio Oriente all’India, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Canada alla Bolivia e la situazione è destinata a peggiorare, perché i ritmi di produzione imposti dall’economia del mercato globale stanno succhiando le risorse naturali del pianeta molto più in fretta di quanto il ciclo dell’acqua sia in grado di ripristinare. Ghandi disse che “La terra ha abbastanza per le necessità di tutti, ma non per l’avidità di pochi”. In realtà molti conflitti già in atto sono guerre per l’acqua, solo che non sono immediatamente riconoscibili come tali, perché mascherate da una connotazione religiosa o etnica. La Shiva invita a riflettere sul carattere globale delle guerre per l’acqua, in cui si fronteggiano da una parte milioni di specie e miliardi di persone che richiedono il minimo per la sopravvivenza, dall’altra un pugno di imprese globali, sostenute da istituzioni globali. L'autrice indica nella democrazia dell’acqua la strada per la costruzione di una pace giusta e duratura. Occorre riscoprire il carattere “sacro” dell’acqua come bene comune, come tale non riducibile esclusivamente al suo valore commerciale. Una via percorribile? L’autrice è convinta di sì.
(Bianca Casadei)
Japan Underground Gabriele Rossetti, Castelvecchi, collana Quadra, 164 pp., euro 18,00
La cultura erotica giapponese si è sviluppata in modo radicalmente diverso rispetto all'Occidente: senza quei condizionamenti di matrice cattolica che tanto influenzano il nostro modo di percepire la sessualità. Sarà per questo che tanto fascino e curiosità esercita su di noi una visione della sessualità dove sesso e amore non devono necessariamente andare di pari passo. Lo studioso di cultura giapponese Gabriele Rossetti ci accompagna in un viaggio attraverso uno dei paesi più sessualmente liberi del mondo, senza disdegnare approfondimenti di matrice antropologica e filosofica. Linguaggi, immagini, stereotipi, religioni e cultura contemporanea giapponesi attraverso i filtri dell'eros e del corpo umano, analizzando la profonda influenza esercitata sull'arte figurativa e sui mass media, con un occhio sempre attento alle tendenze in atto e ai fenomeni culturali più stravaganti del paese del Sol Levante, dove le cose non sono mai come appaiono. Un saggio completo ed esauriente, che riesce a focalizzare l'attenzione sulla diversità e particolarità dell'immaginario erotico giapponese rispetto all'Occidente nostrano. “Nel paese che ha fatto della disciplina la sua virtù, trasgredire significa essere estremi...” (Fabio Zaccaria)
L'ABC dei videogiochi Roberto Genovesi, Dino Audino Editore, euro 10,00
Che tipo di lavoro si cela dietro la realizzazione di un videogioco? La domanda che molti di noi si sono probabilmente posti più di una volta trova oggi una risposta adeguata nel testo in questione. Roberto Genovesi ci guida in un percorso attraverso gli aspetti più interessanti della creazione dei videogames, focalizzando l’attenzione attorno alla figura del game designer, un professionista che progetta e crea mondi fantastici, in possesso di specifiche competenze tecniche supportate da una fervida immaginazione. Si avanza attraverso le tappe che portano alla creazione di un videogioco con decine di esempi e immagini, per approfondire la conoscenza di quella che oggi può senza alcun dubbio essere considerata la frontiera più giovane e interattiva dell’intrattenimento moderno. Dalle prime fasi di scrittura del book, passando alla grafica e all’interfaccia utente, proseguendo con la costruzione dei personaggi e delle storie; lo stile speed & surround della narrazione e il giocatore con le sue emozioni e la sua fantasia sono i due elementi essenziali che l’autore tiene al centro del processo creativo, a prescindere dal “genere” di videogioco che si sta realizzando. Da segnalare la presenza di interessanti sezioni dedicate all’analisi dell’industria di settore, mercato e delle professioni. Potremo finalmente conoscere tutti i segreti di quegli "universi paralleli" che divengono oggi prodotti sempre più raffinati e complessi da scoprire giocando. (Huey Freeman)
Da rileggere:
Günter Grass, Il tamburo di latta
Romanzo d’esordio del premio Nobel 1999 per la letteratura, Il tamburo di latta è un’opera monumentale, di una potenza narrativa fuori dal comune e ancora oggi attualissima. Il mondo visto dagli occhi di Oskar Matzerath, originario di Danzica come Grass. Un mondo visto dagli occhi di un nano, perché resosi conto della ferocia e dell’ipocrisia regnanti, il protagonista all’età di tre anni interrompe la sua crescita causandosi un incidente. Il tamburo che porta appeso al collo è il suo strumento di interpretazione della realtà, con cui segnare lo scorrere del tempo e degli eventi storici che fanno da sfondo alla sua vita. Una storia che si dipana negli anni cruciali del Novecento europeo: la depressione, l’avvento del nazismo e il secondo dopoguerra. Ciò che ancora oggi colpisce in questo libro è la capacità di fornire un resoconto lucidissimo dei momenti storici cruciali, in cui si incastra una storia fantasiosa e grottesca, ma allo stesso tempo drammatica e dolce. Pur trattandosi dell’esordio di uno dei maestri assoluti della narrativa del secolo, il romanzo possiede già il marchio dell’inconfondibile cifra stilistica dell’autore, della sua attenzione al mondo dei disagiati che lo porterà a un impegno politico attivo tra le fila del Partito Socialdemocratico Tedesco negli anni successivi al 1959. Il grande regista tedesco Volker Schlöndroff nel 1978 ha tratto un film dal romanzo Il tamburo di latta, vincendo la Palma d’Oro a Cannes l’anno successivo. (Fabio Zaccaria)
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