Numero 2
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Il deserto delle morti silenziose
I feminicidi di Juàrez
Nuova Frontiera – 18,00 euro
Cinque anni e centosei corpi di donne messicane uccise, violentate, mutilate, vengono ritrovate nelle zone desertiche tra El Paso e Ciudad Juàrez, alla frontiera tra Messico e Stati Uniti.
Sarà un uomo, Ivon Villa, a diventare protagonista dell’indagine su questi omicidi che nascondono una rete di sfruttamento e povertà in cui è implicata anche la polizia di frontiera, che utilizza le giovani donne che dal sud del Messico si spingono fino alla frontiera con l’America, il luogo dei sogni, delle possibilità infinite.
Alicia Gaspar de Alba compone un romanzo che è anche un atto d’accusa nei confronti di una situazione terribile che vede lo sterminio, in silenzio appunto, di molte messicane in fuga dalla miseria.
Chi volesse avere maggiori informazioni può consultare i siti:
www.mujeresdejuarez.org
www.petitiononline.com
Il deserto delle morti silenziose ci porta a contatto con una realtà disperata sulla quale non si può, e non si deve, tacere.
Una prosa avvincente, un ritmo incalzante in un clima denso di suspence, di colpi di scena. Una narrazione che romanza una verità scomoda, ignorata da tutti perché a volte fa più comodo girare lo sguardo altrove.
(Giovanni Picchia)
Perdersi a Roma. Guida insolita e sentimentale Roberto Carvelli, Edizioni Interculturali, pp. 324, euro 12,00
Una guida insolita di Roma inadatta a dare coordinate, a rendere governabile l’intreccio di vicoli, strade, percorsi attraverso itinerari riconoscibili. I posti su cui ci invita a fermarci sono discariche, ospedali, cantieri, piccoli cinema, bar fuori mano, con uno sguardo laterale, con una leggerezza speciale nel passo. Una guida che ci accompagna nel dimenticare la strada. Non trovare la strada significa, in fondo, riscoprirla; la perdiamo per riaverla indietro, come quando lasciamo andare qualcuno che amiamo per poterlo poi rincorrere.
E qui, tra le pagine di questa guida fuori dal comune, Roberto Carvelli attraversa la sua biografia e i suoi ricordi, come si attraversa un quartiere, curioso e girovago, tentando di cogliere e possedere con la vista, il tatto, l’olfatto, l’udito, il gusto.
Il tentativo di possedere Roma, però, resta vano. Perché una città non la si afferra mai completamente, la si vive e basta, continuamente cambia le sue forme, e noi possiamo guardarle e viverci in mezzo. Quello che resta è lo smarrimento. In questo libro, in cui Roma non finisce mai ma si allunga nelle periferie, dove i suoi confini sono scali di ripartenze, e quello che c’è dietro l’angolo è sempre una sorpresa, una possibilità nuova, vi leggiamo la grande metafora del cambiamento e della rigenerazione. Ad ogni passo, appunto. Autore di queste passeggiate per quartieri, distratte e svagate e, nello stesso tempo, tese all’esperienza e all’osservazione, Roberto Carvelli accanto al suo sguardo ci offre anche le parole di alcuni scrittori romani o che a Roma hanno vissuto (Lodoli, Veronesi, De Luca, Anedda, Cerami, Canali, Onofri e altri), e quelle di chi le ha dedicato nel passato pagine di grande letteratura ( citazioni da Pasolini, Rosselli, Gadda, Flaiano, Bachmann, Rilke, Goethe e altri). Reportage letterario, dunque, in cui i linguaggi della prosa, dell’intervista, della poesia, della citazione letteraria si mescolano per dare vita al corpo flessibile e accogliente di una romantica non-guida dove Roma è soprattutto un sentimento.
E perdersi, un capriccio del cuore. (Daniela D'Angelo)
New York, ore 8.45
a cura di Simone Barillari, minimum fax euro 14
New York, ore 8.45. La data che nel settembre del 2001 ha cambiato il mondo e la Storia diventa il titolo di un libro che raccoglie gli articoli pubblicati dai tre principali quotidiani d'America: il New York Times, il Washington Post e il Wall Street Journal. Articoli e vignette premiati con il Pulitzer, il celebre riconoscimento al giornalismo eccellente. I reporter raccontano l'Apolcalisse, i primi soccorsi, e poi, in seguito, le omissioni della Cia, i dubbi sull'inevitabilità di una tragedia forse annunciata, sicuramente possibile, prevedibile, firmati da penne eccellenti come quella di Bob Woodward, il giornalista che scoprì il Watergate. Il libro è curato da Simone Barillari, critico letterario, giornalista, autore di molte curatele per diverse case editrici e direttore, per minimum fax, della collana Indi. Una testimoniana preziosa sull'importanza del giornalismo come strumento per capire la realtà, indagarla. Per scrivere la Storia mentre questa accade, come sosteneva Oriana Fallaci. la lettura è affascinante anche se dolorosa, piena di un pathos che non sottrae però al giornalista il senso preciso del suo dovere: raccontare. (Giovanni Picchia)
La paura degli animali Enrique Serna, Voland edizioni, 14 euro
Evaristo Reyes lavora nella polizia investigativa messicana. E questa polizia è molto corrotta. Così finisce per adeguarsi e, anche se non si compromette in prima persona, copre le malefatte del comandante Maytorena, alle prese con la sua passione: la coca e i travestiti. Un giorno però un giornalista viene assassinato, e questa vicenda provoca un mutamento di rotta.Reyes finisce negli ambienti dell'editoria e scopre che la corruzione non si annida solo nella polizia...Finisce in carcere, accusato di omicidio. Solo che a volte i veri assassini sono gelosi... Un romanzo folle, grottesco. Che ironizza anche sulla cultura rovesciando alcuni luoghi comuni. "La cultura fa fare bella figura. Un giornale che non le dedica spazio perde prestigio. In questo paese tutti promuovono la cultura, non ci hai fatto caso? Perfino i narcos di Sinaloa danno borse di studio ai giovani scrittori. Più aumenta la percentuale di analfabeti, più spuntano laboratori di scrittura, ma in realtà sono pochissime le persone avide di cultura...". Una frase che suona familiare anche da noi. (Michele Savonaroli)
Da rileggere:
Lezioni di letteratura
Vladimir Nabokov, Garzanti, euro 14,00
Un libro indispensabile per chi ama leggere. Nabokov non è solo il grande scrittore, il narratore sagace, appuntito. È anche il sublime insegnante che al Wesley College, in America, dal 1941 al 1948, e successivamente alla Cornell University, dal 1948 al 1958, insegnò letteratura.
Jane Austen, Dickens, Flaubert, Proust, Kafka, Joyce e altri maestri vengono indagati con precisione entomologica (passione peraltro di Nabokov) ma allo stesso tempo con vibrante passione, trovando punti di vista sempre nuovi nell’approccio ai loro romanzi.
Solo un maestro d’eccezione come Nabokov riesce a ridisegnare la piantina della casa di Gregor Samsa, il protagonista della Metamorfosi di Kafka, o trascinarci all’interno dei personaggi della Austen come fossimo loro.
Solo Nabokov sa ripercorrere questi grandi libri in modo del tutto nuovo, irripetibile.Come quando, sempre a proposito della Metamorfosi, annota: “Curiosamente, Gregor coleottero non s’accorge mai di avere le ali sotto il solido rivestimento del suo dorso. (È da parte mia un’osservazione molto sottile di cui dovreste far tesoro per tutta la vita
Certi Gregor, certi Mario e Maria non sanno di avere le ali) (Francesca Pacini).
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