Numero 13
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stampa questa pagina [versione printer friendly] Percorsi di lettura
Ognuno ha il suo criterio strategico nella gestione dei libri. Ma esistono anche aiuti, come l'utilizzo delle mappe mentali applicate alla libreria. Roberta Buzzacchino, di professione mind mapper, è la guida suggestiva in un mondo che mescola organizzazione e creatività, in un libero fluire che produce i suoi frutti.
di Donatella Plastino
la libreria di Roberta Buzzacchino Chi ama circondarsi di libri sa bene quanto sia complicato mettere ordine tra le proprie letture. Anche la semplice disposizione dei libri sugli scaffali può necessitare di tempo e organizzazione, soprattutto quando il numero di volumi è consistente e ad alcuni di essi si ricorre spesso.
C’è chi, scegliendo un criterio di ordinamento, li posiziona secondo l’argomento trattato, o in base all’ordine di acquisto, o li dispone per autore o per casa editrice. C’è anche chi resta legato al pratico criterio alfabetico (per titolo o nome dell’autore) e non manca nemmeno chi ama posarli alla rinfusa, lasciando a portata di mano i libri preferiti.
La disposizione dei libri per argomento è forse il metodo per eccellenza, ma costringe a forzature e diventa complicato quando la linea di confine non è ben delineata. Anche la semplice identificazione dei libri utili per la professione può non esser semplice: oltre ai manuali tecnici potremmo ritenere formativi storie e trattati d’altro genere, apparentemente lontani dalla nostra professione, ma in grado di stimolarci le capacità organizzative, la creatività, o per indicarci un metodo di lavoro. Pensiamo ad esempio all’uso delle fiabe nei processi aziendali, dove racconti e favole dell’infanzia suggeriscono metodologie per la risoluzione dei problemi quotidiani.
Identificare il ruolo che un singolo libro ha nella nostra formazione può essere difficile, ma forse è ancora più difficile usufruire dei suoi insegnamenti o dei concetti principali nel momento opportuno. Posare il libro sul comodino o la scrivania, per averlo sempre a portata di mano, non serve se poi non siamo in grado di individuare al suo interno il passo preferito, i concetti indispensabili, i consigli utili, le pagine che più ci emozionano.
E così, mentre riordinavo un po’ di idee a riguardo, mi ritrovai ad osservare la libreria della mia stanza - un groviglio di volumi, fogli, appunti, libricini, tutti disposti senza criterio – quand’ecco giungermi l’idea di provare a mettere ordine tra le letture utilizzando una “mappa”.
Ho preso un foglio, al centro ho scritto il mio nome, e poi via con una serie di raggi: al capo di ognuno scrivevo il nome dei libri man mano che si affacciavano nella mia mente, e poi, da ogni raggio lasciavo partire altre diramazioni e collegamenti, dove ogni libro rimandava ad altro libro, un concetto richiamava un altro concetto, un autore si collegava ad un altro autore.
Basta con gli elenchi di titoli e nomi; per un attimo ho scordato la disposizione lineare della libreria e il limite imposto dagli scaffali. Le mie letture sembravano radunarsi tutte attorno a me, mentre tra loro spuntavano fuori una miriade di connessioni. Inoltre, ognuno di quei libri poteva diventare a sua volta il centro di una nuova mappa, per rappresentare graficamente altri concetti chiave e richiamare nuove connessioni.
Quell’abbozzo di “mappa”, realizzato senza troppe pretese, mi stava aiutando anche ad illustrare i punti focali delle letture, ad individuare gli approfondimenti mancanti e ad evidenziare i temi più amati.
Esiste un rapporto prezioso tra una mappa ed un libro, iniziavo ad intuirlo, e così ho contattato Roberta Buzzacchino, di professione mind mapper, curatrice di un blog dedicato proprio alle sue mappe colorate, dove ama condividere metodo ed esperienza.
E’ stato proprio attraverso il blog di Roberta che ho appreso i primi rudimenti del metodo: post dopo post, Roberta ha raccontato spesso di quando, quattro anni fa, ha girato per la prima volta il foglio da verticale a orizzontale, per lasciarsi condurre dalla creatività, trasformando il pensiero da lineare a radiale. Da allora realizza mappe per organizzare idee, progetti, mettere ordine tra i pensieri usando colori e lasciandosi andare. Attraverso la mappa si associano i pensieri in modo libero, non lineare, esprimendo concetti ed idee in modo grafico. Si parte da un centro e si collegano le idee esprimendole con parole chiave. Pian piano nascono tutte le associazioni possibili e impensabili, e da ogni parola può partire a sua volta l’ennesima mappa.
Quando racconto a Roberta del mio tentativo di mappaggio della libreria, lei ricambia svelandomi una sua abitudine ed aprendomi le porte ad un nuovo punto di osservazione: dopo aver realizzato le mappe, Roberta ama lasciarsi circondare da esse, tenerle aperte e ammirarle come fossero dei quadri, ed il suo posto preferito per disporle è, guarda caso, proprio la libreria.
L’immagine che mi regala Roberta è quella di una libreria che “si trasforma in luogo d’incontro tra il radiale ed il lineare”, dove la mappa ne diventa parte integrante. La libreria, luogo di libri, rinasce a “contenitore di mappe”, come la definisce Roberta: un unico luogo per raccogliere idee, storie, riflessioni, appunti, progetti.
“La lettura lineare, con il suo dettaglio, il suo essere esplicativa, con tutti i particolari, è la fonte. Da lì si parte per estrapolare i contenuti e rappresentarli graficamente, renderli miei con le mappe” – sono le parole di Roberta per raccontarmi il suo rapporto viscerale con i libri, il suo trasformarli in mappe dopo averne evidenziato i concetti chiave. “La mappa altro non è che il proseguo del libro, raccoglie spunti di riflessione tratti dai libri e tradotti in radiale” – Roberta mi invita mi invita ad immaginare la mappa come la pagina di un libro, “una sorta di libro radiale”.
Il dialogo con Roberta mi aiuta a lasciarmi alle spalle l’immagine rigida degli scaffali, per lasciare il posto ad una libreria simile ad un mare, dove le mappe sono un utile strumento per muoversi tra un isola e l’altra, per lasciarsi guidare dalla corrente del pensiero e dalla riflessione. Lo strumento ideale per esplorare nuovi arcipelaghi e nuovi orizzonti. E dove la disposizione dei volumi segue più che mai le necessità del momento e l'estro dell'istinto.
Infine, ho il piacere di presentare il regalo lasciatoci da Roberta, una nuova mappa dedicata proprio alla sua libreria. Colorata e senza confini. Come le letture che ci accompagnano nel corso della vita. La trovate di seguito, accompagnata da alcune righe di presentazione scritte da Roberta.
"Nella mia libreria c’è un continuo intrecciarsi di sentieri di pensieri
che mi conducono verso nuovi luoghi da esplorare. Le mappe mi aiutano ad orientarmi e trovare sempre la strada per tornare a casa con un taccuino ricco di nuovi pensieri".
Ecco la mappa della libreria di Roberta:
Il blog di Roberta: http://mappementaliblog.blogspot.com
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